Secondo l'Italian Obesity Barometer Report, realizzato in collaborazione con ISTAT (ottobre 2020 ),negli ultimi 30 anni si è registrato un aumento dei soggetti obesi o in sovrappeso del 30%.Il sovrappeso è un fattore di rischio indipendente per problematiche di carattere cardiovascolari. Il tasso di obesità aumenta nel mondo, diffondendosi ovunque: tra i 20 paesi in cui si è diffuso velocemente ,otto sono africani .La FAO evidenzia che l'11% della popolazione mondiale soffre la fame ma 1 su 4 persone nel mondo è in sovrappeso. Obesità e sovrappeso sono in aumento anche paesi a basso e medio reddito, specialmente negli insediamenti urbani. Parlando di disuguaglianze territoriali, in Italia, si passa dall'11,8% dei cittadini del sud e isole ,all'8,8 del centro ,registrando un tasso di obesità superiore per gli uomini .Negli adulti il peso della discriminazione può avvenire in ambito familiare, universitario, lavorativo ,socio-relazionale. Tra i fattori che determinano l'insorgenza dell'obesità ci sono le abitudini acquisite all'interno del contesto familiare, quali l'uso del cibo come soddisfazione di altri bisogni, iperutilizzo del cibo, uso del cibo come premio o punizione. Volendola definire, l'obesità è una condizione patologica cronica, evolutiva e recidivante caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo che peggiora la qualità della vita e ne riduce la durata. E' una condizione ad eziologia multifattoriale (genetica, familiare e relazionale, ambientale, psicologica ed emotiva ).Ha rappresentato un buon modello di adattamento evolutivo ,quando la maggior parte delle persone pativa la fame, mentre oggi è uno dei principali problemi per la salute pubblica a livello mondiale. L'aumento della obesità è coinciso con l'avvento di un epoca moderna industrializzata e meccanizzata, provvista di elettrodomestici, sistemi di trasporto .Uno studio pubblicato da Jama ha analizzato gli effetti delle ore trascorse a guardare la televisione e le principali cause di mortalità dimostrando che sono direttamente proporzionali. Una delle principali modalità per definire la condizione di obesità è il Body Mass Index che corrisponde ai kg( peso) diviso l'altezza al quadrato. BMI uguale o superiore a 30 sarà obesità, fra 30 e 35 sarà obesità di secondo grado ,oltre 50 si definirà maligna. Spesso all'obesità sono associati due disturbi alimentari :quello da alimentazione incontrollata e quello da alimentazione notturna. Gli obesi rispondono a stimoli quali vista, gusto, olfatto, in maniera incontrollata assumendo troppe calorie rispetto al fabbisogno reale. Inoltre secondo la teoria di Stanley Schachter, gli obesi mangerebbero in risposta a stimoli quali ansia, paura, noia, selezionando cibi-coccola. Merita una nota la sindrome da alimentazione notturna caratterizzata da insonnia, pasti nel bel mezzo della notte, anoressia mattutina, iperfagia serale.
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