Cosa è l’osteoporosi? L’osteoporosi è la malattia cronica che altera la struttura ossea e crea quindi una riduzione della resistenza al ‘carico meccanico’, aumentando il rischio di fratture. Ne soffrono in particolare le donne perché l’osteoporosi è legata anche al calo di estrogeni che accade durante la menopausa, che sono fondamentali per le ossa e per l’assorbimento del calcio.
Ma esistono altri fattori di rischio, tra cui il fumo, predisposizione genetica, alterazioni ormonali (menopausa precoce, ipertiroidismo, amenorrea per lunghi periodi), basso apporto di calcio e/o vitamina D, eccessivo consumo di alcol, eccessivo consumo di sale, inattività, bassa densità ossea e lunghi trattamenti con cortisone.
Come prevenirla?
Cosa possiamo fare per prevenirla? Molto importante è seguire uno stile di vita corretto, cioè:
Adottare un’alimentazione corretta
Praticare attività fisica in modo regolare
Non fumare
Per quanto riguarda l’alimentazione, la cosa più importante è assicurarsi un elevato quantitativo di calcio e di tutti i nutrienti che favoriscono il suo assorbimento (vitamina D, K e C, magnesio e fosforo).
Alimenti consigliati:
Latte, yogurt, formaggi freschi e stagionati;
Verdure a foglia larga, come carciofi, rucola, cicoria, cavoli, broccoli, radicchio verde, bietole, rape e verza;
Frutta, sia fresca (in particolare gli agrumi) che secca;
Legumi;
Pesce e soprattutto pesce azzurro, come acciughe, sardine, salmone, tonno e così via;
Acque ricche di calcio
Alimenti da consumare con moderazione:
Caffè;
Alcol;
Thè;
Carne rossa;
Affettati e salumi;
Bevande gassate;
Cibi elaborati e pesce in scatola;
Sale e alimenti ricchi di sale;
Ortaggi e altri alimenti ricchi di ossalati, come spinaci, rabarbaro, prezzemolo, pomodori, uva, prugne, cioccolato;
Alimenti integrali o supplementi ricchi di fibre;
Attenzione:
Evitare l’assunzione di alimenti ricchi di calcio insieme ad alimenti ricchi di ossalati perché queste sostanze ne impedirebbero l’assorbimento. Ad es. abbinare formaggio e spinaci, significa sprecare una parte del calcio contenuta nel latticino.
Ridurre l’uso del sale da cucina e di cibi ricchi di sodio (insaccati, dadi da brodo, alimenti in scatola o in salamoia): il sodio in eccesso fa aumentare la perdita di calcio con l’urina.
Evitare di consumare un’elevata quantità di proteine perché aumentano l’eliminazione di calcio con le urine.
Non eccedere con gli alimenti integrali o ricchi di fibre perché un giusto apporto è salutare, ma possono ridurre l’assorbimento di calcio.
Limita gli alcolici perché diminuiscono l’assorbimento di calcio e riducono l’attività delle cellule che “costruiscono l’osso”.
L’intervento nutrizionale deve essere considerato come uno strumento di prevenzione o di supporto all’intervento farmacologico.
Nei casi di osteoporosi una terapia farmacologica deve essere accompagnata da una dieta che fornisca un buon apporto di calcio per rendere più efficace la terapia e limitare la quantità di integratori o addirittura renderne inutile l’utilizzazione.
Vediamo ora quanto deve essere il fabbisogno di calcio e vitamina D durante il giorno:
Calcio: per le donne con più di 50 anni è di 1,2-1,5 g/die, mentre per gli uomini con più di 60 anni è di 1 g/die;
Vitamina D: si considerano sufficienti nella popolazione generale valori uguali o maggiori di 20 ng/ml (50 nmol/L), ma si raccomandano livelli uguali o superiori a 30 ng/mL (75 nmol/L) in presenza delle seguenti condizioni di rischio e/o malattie (come per esempio proprio l’osteoporosi)
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